Intervento Regione Lazio

“LA FUNZIONE RIEDUCATIVA DELLA PENA E IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI E DEL TERZO SETTORE: IL CASO DI L’ARTE NON HA SBARRE”

Un pomeriggio intenso e stimolante quello trascorso in Regione Lazio a parlare del nostro sistema penitenziario e della funzione rieducativa della pena.

Siamo partiti dal progetto di LiberaMente #lartenonhasbarre, vincitore del bando #vitaminag della Regione Lazio e del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto vede nella prima fase artisti, come Barbara Oizmud e Marco Tarascio, criminologi, psicologi e volontari partecipare a laborati artistici nel Carcere di Rebibbia-sezione femminile, nella seconda verranno realizzati, ispirandosi alle opere delle detenute, murales al Quarticciolo e in carcere. L’arte e le emozioni non hanno limiti fisici!

I relatori, provenienti dalle Istituzioni, magistratura, mondo accademico e dall’associazionismo, hanno saputo appassionare il pubblico, ricostruendo da punti di vista diversi un mosaico complesso su cui c’è bisogno di riflettere.

Fare Rete tra tutte queste realtà, come ha sottolineato anche il Presidente Leonardo Maria Ruggeri Masini, è lo strumento più idoneo ad affrontare sfide complesse come quelle riguardanti il sistema penitenziario italiano.

Grazie a Oriana Rizzuto per aver moderato la sessione, al Delegato del Presidente per le politiche giovanili della Regione Lazio Lorenzo Sciarretta, alla Consigliera Regionale Marta Bonafoni, alla Garante dei Detenuti di Roma Gabriella Stramaccioni, al Magistrato di sorveglianza del tribunale di Roma Angela Salvio, all’ Avvocata Luana Sciamanna, alla criminologa e sociologa Wilma Ciocci, alla psicologa e grafologa Emanuela Boille, al fondatore di Made in Jail Silvio Palermo e al volontario di LiberaMente e Rappresentante Delegazione Lazio – Servizio Civile Tamir El Bendary